Arriva l’inverno in Italia e per me arriva il momento di ripartire nuovamente… le festività si avvicinano (siamo verso fine novembre) e la voglia di caldo, di palme e di un cielo blu con il sole splendente si fanno sempre più pressanti nella mia testa…

Sono già qui… appena arrivato in Costa Rica, nella sua capitale: San Josè.

Ora faccio parlare a Piero Angela (con quella sua voce calma): “La Costa Rica è uno stato centroamericano con territorio aspro e attraversato dalla foresta pluviale, che affaccia sui Caraibi e sul Pacifico. Anche se la capitale, San José, è sede di istituzioni culturali come il Museo dell’oro precolombiano, la Costa Rica è nota per le spiagge, i vulcani e la biodiversità. Circa un quarto della superficie è costituita da giungla protetta…”

Vi ho fatto capire dove mi trovo… un paradiso tra le Americhe, uno stato dove non esiste un esercito militare, uno stato dove tutti sono felici: “Secondo il rapporto World Happines del 2018, il Costa Rica è il Paese più felice dell’America Latina”. Oltre a tutto ciò, è il paese con la maggiore biodiversità per chilometro quadrato di territorio nel mondo. Il Costa Rica è la patria di 232 specie di mammiferi, 838 specie di uccelli, 183 specie di anfibi, 258 specie di rettili e 130 specie di pesci d’acqua dolce.
È vero che la Costa Rica è riuscita a raggiungere un traguardo molto importante nel 2016. Ha potuto ricavare l’energia necessaria per il 98% da fonti rinnovabili (anche questo è un vero e proprio primato mondiale)!

Insomma il Costa Rica si più dire che è letteralmente un paradiso terreste e molto propenso a conservare quel paradiso il più possibile!

Ci tengo a far sapere e valorizzare chi crede negli ideali che hanno una morale, soprattutto vicino agli Stati Uniti, dove tutto questo non credo si potrà concretizzare più di tanto (essendo loro il paese più sviluppato del mondo, appunto).

Vabbè, proseguo… anzi, proseguiamo (si, siamo sempre io e la mia compagna)! Prendiamo un taxi e ci facciamo portare in hotel. La sera e il buio sta arrivando…
La città è viva, le serrande iniziano ad abbassarsi e le persone ad uscire per le strade. In alcune zone sembra di essere ad un passo dal baratro, in altre si vede la ricerca nei dettagli…
Un pò come dappertutto: il ricco ed il povero, l’alto e il basso,… quella costante che è esistita, esiste ed esisterà sempre!

L’hotel è piccolo, nascosto ma pulito. Entriamo in stanza: ok!
Siamo stanchi e quindi dopo esserci lavati, andiamo a letto…
Le palpebre si stanno rilassando, la luce fioca dell’esterno sembra essere sempre più distante, ci addormentiamo…
La notte sembra non finire ma un rumore di passi ci fa sobbalzare dal letto… un lampione dall’esterno ci fa vedere un’ombra che sta camminando all’esterno della nostra stanza.
Le tende gialle non fanno trasparire più di tanto, ma la sua sagoma è chiara! Egli è al telefono e parla a voce bassa, per noi è incomprensibile! Continua a camminare, sù e giù… i minuti passano, noi abbiamo perso il sonno.

La danza del suo cammino continua incessante, quell’uomo era agitato! Non capivo cosa volesse fare…
Il tempo scorre e noi diventiamo più agitati di lui ma facevamo trasparire calma e quiete… L’uomo si siede in una sedia in una camera adiacente, noi ascoltiamo quei rumori impercettibili in silenzio assoluto. Passano alcuni minuti di silenzio puro e noi ci riappoggiamo nel letto e,… ci addormentiamo.

La mattina seguente, siamo ancora tutti interi, i nostri bagagli ci sono, la porta è ancora chiusa… quello che è successo, lo sa solo quell’uomo! Speriamo che sia stato anche lui “felice” come le statistiche dicono!

Colazione rapida ma pratica, frutti di tutti i tipi e succo…
Si inizia già a sentire l’odore dei Caraibi!

Non vogliamo fare il classico viaggio (quando mai ne ho voluto fare uno!) e quindi ci affidiamo a noi stessi ed ad un cellulare!

Per chi, come noi, vuole fare viaggi on the road all’avventura, consiglio di scaricarsi prima di partire (o quando si ha il WiFi disponibile in hotel), un’app fondamentale che vi mostra dove siete solo tramite GPS e senza avere una sim con internet attivo: MAPS.ME (non è una sponsorizzazione e non sono stato pagato per darvi questo consiglio), ma mi ha salvato in molte occasioni che internet non era disponibile e la situazione non era delle migliori (in Laos e Cambogia ci ha salvato la vita veramente!).

Seguendo la mappa, siamo arrivati in centro alla stazione degli autobus. Qui, devo dire, non ci vedevano proprio con un occhio simpatico, eravamo veramente, se non gli unici, i pochissimi occidentali che si muovevano a piedi per le viuzze della città.

Ma con il pensiero che è lo stato più felice del mondo, noi abbiamo continuato… In autobus, idem. Eravamo noi due e il resto solo locals. Ci guardavano come straniti da questa situazione inusuale! Sinceramente, mi aspettavo anche io più movimento di turisti per le vie e nei mezzi ma forse il periodo o chissà cosa… ormai siamo in ballo e qui si balla molto!

L’autobus era veramente scassato, si manteneva in piedi grazie ad un’ottima colla, credo. Le sospensioni inesistenti ed ogni buca (credo che le buche fossero chiamate strada) era una giostra di oggetti che cadevano, e noi che sembravamo negli autoscontri, carino dai! Almeno (entrambi) non soffriamo il mal di mare o d’auto 😂

Il viaggio è infinito e pieno d’attese con le sue infinite fermate… un cambio di bus (in una piazza gremita di locals e noi sempre i soli stranieri, visti da tutti come l’attrazione del giorno) e via, si riparte.
E’ stato “particolare” ma siamo arrivati alla fine, eccoci a Sàmara.
Messi giù i bagagli, cosa si fa? Ci mettiamo il costume e siamo già in spiaggia… Cosa mi può chiedere Nada (la mia compagna) dopo 1 secondo che abbiamo i piedi nella sabbia? Semplice: “Dai, fammi una foto! Solo una!

Io: “… … … ok…, una!”
… “il tempo va, passano le ore…” e cento foto più tardi…

…seguendo questo sentiero nella foto (bellissimo), siamo arrivati in un ristorantino di pescatori dove abbiamo potuto mangiare una pasta con crema di gamberi, ci ha ripagato di questo pomeriggio di scatti rubati… 😉

Sàmara è una piccola citta, ma la vita qui scorre tranquilla e il profumo dei locali di pescatori, ti fa vivere in una storia d’altri tempi.

I giorni passano piacevolmente, ogni tanto qualche acquazzone improvviso ci sorprende ma fa caldo e le giornate sono sempre serene e con il sorriso stampato nel viso.

Riprendiamo un bus locale (ormai ci siamo abituati a vivere con i locals) e ci spostiamo in un’altra città fronte mare: Tamarindo.

Qui è un pò più turistico o perlomeno ci sono più negozi e locali e gli stranieri qui si vedono, eccome! Ma la quiete e la pace aleggiano nell’aria…

Ho voglia di risentire quelle emozioni del mare, delle mie onde…
Mi compro una tavola e vado in spiaggia, qui mi perdo… onda dopo onda…

… arriva il tramonto…

I giorni passano sereni, piacevoli e in pieno relax…
Le festività sono alle porte e il Natale sta arrivando, noi siamo pronti!

Le onde e il sole sono il nostro regalo più bello!

Le spiagge sono una più bella dell’altra ed io mi sento ormai parte del posto:

Le onde qui sono un incanto: dolci, calme, e non desiderano altro che tu ne faccia parte… il mare, il surf e la dolce compagnia mi fanno vivere in un sogno ad occhi aperti ogni giorno che passa!

Nada si trasforma da turista…

…a selvaggia local della zona (sembra Jane di Tarzan):

La nostra casa dai mille colori (in affitto) in mezzo alla natura, ci fa dimenticare la città e la routine dell’occidente…
Ormai viviamo nella natura e il cocco diventa il nostro cocktail preferito ogni pomeriggio!

Si lo so, faccio troppe foto a lei, ma io non amo molto mettermi in posa, ma tranquilli… c’è tempo per i gran bei scatti! 😉

La vita qui ha un nome: Pura Vida (ed un motivo ci sarà, no?!).

Ora anche lei ha seguito il flow… e sembra essere una vera e propria promessa del surf:

Foto a parte, diciamo che ha altre doti!
Ma il surf non fa proprio per lei! 😆

Le emozioni e quei momenti perfetti, che vediamo nei film, esistono e sono a pochi passi da noi, basta saperli vedere e solo uno scatto imprime per sempre tutta questa magia, questa perfezione:

Io, lei, la spiaggia, due cani di passaggio che si sono uniti a noi, una tavola e l’Oceano che ci fa immergere in un tramonto da togliere il fiato… la pace dei sensi!

Ogni giorno è una camminata in un luogo nuovo, disperso, nascosto, lontano, diverso,…
Scopriamo il bello del diverso, angoli di paradiso a due passi da una città piena di vita.

Continuiamo a girovagare
Siamo due gipsy senza una fissa dimora: quant’è bello vivere così!

Le settimane passano ed ora siamo in un paesino che ci ha segnato il cuore: Santa Teresa.
Qui siamo dentro la foresta… la vera foresta!
Un quad diventa il nostro mezzo per gli spostamenti.
Ci sentiamo ormai parte di questa location ai nostri occhi perfetta, unica, inimmaginabile!

Le spiagge diventato la nostra casa. La natura diventa parte di tutto questo cerchio…

I nostri pensieri vengono raccontati al mare…

I tramonti sono senza parole. I sentieri tra la foresta…

Questo scatto, di seguito, che ho fatto a Nada rappresenta la nostra strada…
Quella strada che ogni giorno abbiamo percorso per andare in spiaggia…
Quella spiaggia che ci ha cambiati, ci ha trasformati…
Ci ha regalato emozioni uniche!
Ci ha fatto desiderare ancora di più che la vita DEVE essere vissuta così!

Vivere come una ballerina in mezzo alla jungla… magari non c’entra nulla ma se ci fa sentire felici, vivi, realizzati,…
Perché dobbiamo smettere?
Perché dobbiamo privarci di tutto questo?

Viviamo ogni istante come realmente desideriamo fare e non avremo mai rimpianti ma solo bei ricordi.

Fidatevi! Parola di un gipsy dalla nascita!

PURA VIDA 🤙

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