M’informo un pò online, e digito: “Santo Domingo” su Google…
Una marea di risultati, siti che lo amano perdutamente ed altri che scrivono solo i lati negativi. M’incuriosisco ed approfondisco l’argomento…
Guardo le città, le spiaggie, i colori, il mare,… m’affascina!
Ok, guardo per un volo e qui la delusione. Esistono non molti voli per andarci, o meglio, ce ne sono ma molti di questi sono legati a tour operator che di solito ti vendono il classico pacchetto all-inclusive in un resort full-optional… ma questo “mondo” non mi appartiene molto, quindi guardo meglio.
Dopo alcuni giorni di ricerche, riesco a trovare un volo che costi “il giusto” che reputo molto valido e voglio prenotare.
Essendo un pò navigato (nella ricerca di voli) trovo il sito che ha il prezzo migliore, ma mi vengono aggiunti costi su costi…
Il perchè ancora non si sa…
Allora chiamo una mia amica che lavora in un’agenzia viaggi e le chiedo di potermi prenotare lei il volo: le invio data e numero del volo, e la sua risposta è: “Ma sei sicuro? In vent’anni di agenzia, mai nessuno mi ha prenotato Santo Domingo con solo volo A/R (andato e ritorno)!” Ancora perplessa, mi chiama al telefono e mi spiega le sue perplessità: “Ma dove vai a dormire? Ho avuto persone che hanno fatto solo volo ma hanno la famiglia che vive là, tu come farai?”
La mia risposta: “Ci sarà un hotel anche lì? Non sto andando in guerra. Qualcuno ci vive e lavora per cui qualcosa esiste di sicuro!”
Lei, perplessa, ci acquista il biglietto (forse mi sono scordato di dirlo all’inizio, ma sono partito con la mia compagna) e siamo pronti a partire.
Guardo velocemente su Booking.com e prenoto per le prime due notti. M’ispira questo “hotel” a Boca Chica e prenoto anche questo.
Qualche consiglio e qualche guida letta su posti, zone e città e… Basta, siamo pronti, non ci serve altro! Siamo già arrivati!
Abbiamo iniziato a viverci il posto, capire la gente, adeguarci ai loro ritmi che, per chi viene da posti abituati alla fretta ed a rincorrere il tempo, beh, qui è il tempo che corre e le persone con tranquillità lo guardano scorrere, distese in un’amaca…
Prenotiamo on the road, sempre piccoli B&B familiari, dove possiamo vivere la vera vita domenicana e conoscere persone ed avere consigli dai locali, che sono sempre migliori rispetto a tutte le guide del mondo…
Las Terrenas, conosciuta da pochi, ma questi pochi sono tutti italiani. Sembra di essere in Italia: spagnoli che parlano in italiano ed italiani che continuano a parlare sempre in italiano!
Spiaggia senza senso…
Pranzi di pesce indimenticabili…
Tramonti da sogno…
Tutto perfetto! Un posto da lasciarci il corpo e la mente.
La vita è un piacere autentico qui.
Chiudiamo lo zaino, ci buttiamo i nostri vestiti (qui fa caldo, molto caldo) e quindi qualche maglietta, pantaloncini e costumi dentro, prendiamo un taxi locale e ci facciamo portare in un’altra città: Bayahibe, un villaggio di pescatori.
Qui abbiamo un mini-market: praticamente ha l’essenziale per non morire di fame ma straborda di alcol e birra!
Tantissima birra, la gente entra ed esce sempre con bottiglie di birra in mano, sempre piuttosto un bar d’asporto…
Qui, abbiamo trovato una stanza veramente carina fronte mare ed un pizzeria italiana, dove abbiamo mangiato, a quel tempo, la pizza margherita più buona che abbia mai mangiato!
Vediamo se trovo una foto (erano ancora i tempi che non fotografavo ancora tutto, ma solo l’essenziale) e spero di farvi venire l’acquolina in bocca.
Il ricordo dei gusti di casa quando si è in viaggio…
I giorni passano e noi ci viviamo appieno la vita, tra cocco, rum e tanto pesce…
L’acqua del mare cristallina, il sole che ti scotta la pelle, la pace!